martedì 24 febbraio 2009

Quando la giovinezza passa ma ci sentiamo ancora embrione

"[...] la sua giovinezza era finita. Andava a cominciare un'epoca nuova. Ma per lei era ancora qualcosa di nebuloso, informe, provvisorio. E nonostante tutti i buoni propositi, e la strana serenità che da qualche mese le era compagna, non aveva la forza di cominciare niente. Per un attimo desiderò annullarsi - farsi frammento del grande essere. Diventare un albero - la scorza, la corteccia ruvida di un abete, senza parole, senza voce, senza sguardo."

Melania Mazzucco, Lei così amata